Sotto la lente di s-peek: Perfetti Van Melle

Il successo della più grande azienda italiana di chewing-gum e caramelle

Ha da poco celebrato i 78 anni di storia, gli stessi di un altra grande big del settore, Ferrero. Stiamo parlando di Perfetti Van Melle, l'azienda nata nel 1946 a Lainate, quando i fratelli Perfetti fondarono il "Dolcificio Lombardo" con l’ambizione di addolcire il mondo. Oggi, quella piccola realtà è diventata una delle più grandi multinazionali italiane, conosciuta per aver portato nelle tasche di tutti caramelle e gomme da masticare che uniscono ancora adulti e bambini. 

Una storia di dolcezza, tradizione e innovazione che ha fatto dello zucchero il carburante della crescita aziendale.

Un'industria tutta da gustare

Con un fatturato aggregato di 179 miliardi di euro, l’industria alimentare rappresenta il 31,8% del PIL italiano e nel 2023 è diventata la prima industria nel Paese. 

Nonostante il “Made in Italy” sia un marchio di qualità invidiato, in alcuni casi la scelta di andare controcorrente e puntare su nomi stranieri si è rivelata lungimirante.

È stato così per le Brooklyn, lanciate dall'allora Perfetti nel 1967; prima gomma da masticare "made in Italy", subito però ribattezzata la gomma del ponte dagli allora poco anglofoni consumatori italiani. 

Da allora è proprio il caso di dire che ne è passata di acqua sotto il ponte. Oggi la Perfetti Van Melle è una multinazionale italiana con un fatturato di di oltre 664 milioni di euro.

Dalle Brooklyn a Chupa Chups

Tutto merito delle Brooklyng? Sì, ma non solo. L’azienda annovera tra i suoi prodotti gran parte delle caramelle e delle gomme da masticare che tutti conosciamo, ma che pochi sanno essere italiane: tra questi, Big Babol, Alpenliebe, Goleador, Vigorsol, Daygum, Tabu.

A questi si aggiungono i marchi acquisiti nel corso degli anni; dopo le italiane Golia, Gelco e Giulia, nel 2001 la allora Perfetti acquistò l'intero pacchetto della società olandese Van Melle, produttrice di Mentos e Fruittella, dando origine al gruppo Perfetti Van Melle. Nel 2006 fu la volta di Chupa Chups ad essere acquisita dal gruppo, per una somma di 400 milioni. E da ultimo, nell'ottobre del 2023, la società ha portato a termine l'acquisizione di Mondelēz International, rafforzando la propria posizione sul mercato americano.

In totale oggi la Perfetti Van Melle include 39 società ed è proprietaria di 33 stabilimenti produttivi in tutto il mondo, con una  diffusione in oltre 150 paesi.

I risultati secondo i bilanci: migliora il credit score

Conosciutissimi i brand, meno l'azienda che li produce. Sebbene sia poco conosciuta in Italia, la Perfetti Van Melle è tra i primi produttori mondiale di confectionery, appena dopo le inglesi Cadbury, Wrigley' s e Hershey.

Nel 2023 il fatturato è cresciuto del 17,5%, portandosi a 664 milioni di euro e generando utili per 59 milioni

Ma è l'assenza completa di debiti finanziari il dato fuori dal comune che ha permesso all'azienda di ottenere nel 2023 un punteggio di merito creditizio di AA, la seconda classe più alta nella scala del MORE Score.

Solo sotto il profilo della redditività la Perfetti Van Melle appare più fragile, con il ROE (l'indice che misura la redditività del capitale proprio) che assume un valore di appena il 5%, nettamente più basso rispetto alla media settoriale. D'altra parte, il ROI - l'indice che misura la redditività della sola gestione caratteristica dell’azienda, ossia il margine di guadagno che l’azienda trae dalla sola vendita dei propri prodotti/servizi - appare sufficiente e la marginalità risulta buona.

Oggi la Perfetti Van Melle detiene un quota dell'88% del mercato italiano, in gran parte generato dalla vendita delle gomme da masticare, che l'azienda ha voluto celebrare il 30 settembre scorso in occasione del Chewing Gum Day. E a giudicare dai dati sul consumo delle gomme da masticare in Italia, il futuro appare roseo per la Perfetti Van Melle, l'azienda dal successo dolce come le sue caramelle.

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