Sotto la lente di s-peek: le aziende italiane più antiche al mondo

Come stanno oggi le imprese italiane più antiche al mondo?

Quando si parla di economia, non sono molte le classifiche in cui l’Italia occupa le prime posizioni per merito. Eppure, anche in questo campo, possono emergere risultati sorprendenti.

Ad esempio, delle 10 aziende familiari più antiche al mondo ben 5 sono italiane e hanno secoli di storia alle spalle. Con s-peek siamo andati a verificare lo stato economico-finanziario delle aziende made in Italy più antiche al mondo; ecco come se la cavano al giorno d’oggi in base agli ultimi bilanci depositati.

1) Pontificia Fonderia di Campane Marinelli (1040)

La Pontificia Fonderia di Campane Marinelli fa risalire il suo anno di fondazione all’anno 1040, sebbene le prime attestazioni scritte risalgano al 1339, quando Nicodemo Marinelli “Campanarus” fuse una campana di 2 quintali per una chiesa del frusinate. Da allora l’azienda, che ha sede ad Agnone, ha portato avanti la sua attività mantenendo inalterata dal medioevo la tecnica di produzione.

Essendo una società di persone, la Pontificia Fonderia di Campane Marinelli non è tenuta a depositare pubblicamente il bilancio annuale. Per valutare il credit score, la metodologia  MORE di modefinance si avvale in questo caso delle statistiche di settore, del numero di dipendenti e del fatturato stimato sulla base dei due dati precedenti. Nel 2022 la società ha ottenuto un MORE Score di BB, mentre il fido commerciale si attesta su un valore di 6.500 €.

Sito: https://campanemarinelli.com/

2) Barone Ricasoli (1141)

Il vino è da sempre un’eccellenza italiana. Nel cuore della Toscana, tra le colline del Chianti, sorge il castello di Brolio, da oltre mille anni di proprietà della famiglia Ricasoli e sede dell’azienda vitivinicoli Barone Ricasoli. Le prime attestazioni risalgono al 1141, ma il nome della famiglia compare già nel VII tra i feudatari dell’Impero di Carlo Magno. D’altronde, tra i suoi più degni rappresentanti figura Bettino Ricasoli, secondo Presidente del Consiglio dell’Italia unita dopo Cavour. Dal 1993 l’azienda è guidata dal Francesco Ricasoli, 32esimo Barone di Brolio.

Oggi la Barone Ricasoli ha una situazione economica equilibrata e nel 2022 ha ottenuto un MORE Score di BB. L'avevamo incontrata già nel 2017, quando il fatturato era di 16,9 milioni e il Margine Operativo Lordo (MOL) si attestava a 2.6 milioni di euro. Oggi, dopo una pandemia e una forte crescita dell'inflazione, l'azienda può vantare un fatturato di 26 milioni, in crescita del 39,9% rispetto all'esercizio precedente, come si può leggere nell'analisi testuale all'interno del report Extended12M della società. L'utile si attesta a 433 mila €: un valore basso rispetto al fatturato, ma in crescita rispetto agli anni precedenti.

Sito: https://www.ricasoli.com/

3) Barovier&Toso (1295)

La Barovier&Toso è una vetreria artistica con sede a Murano. L’azienda, di cui si fa risalire l’anno di fondazione al 1295, è legata al nome della famiglia Barovier, di cui è documentata la presenza a Murano sin dal Duecento. Le murrine Barovier, e in particolare i lavori quattrocenteschi di Angelo Barovier, sono conosciuti e custoditi nei musei di tutto il mondo. Nel 1942 la fusione con la vetreria F.lli Toso, fondata nel 1854, ha dato all’azienda il suo nome attuale.

Negli ultimi anni, la Barovier&Toso ha dovuto affrontare momenti difficili, ma è oggi in ripresa dopo un 2020 difficile e un 2021 ancora in salita. Nel 2022 l'azienda è riuscita a riportare il suo utile in positivo, per un valore di ben 1,07 milioni di euro, dopo che nei due esercizi precedenti aveva registrato perdite per 309 mila euro nel 2020 e 51 mila euro nel 2021.  Gli sforzi compiuti dalla Barovier&Toso le hanno permesso di tornare nel 2022 ad avere una valutazione positiva, pari BB, e migliorare la redditività dell'impresa.

Sito: https://www.barovier.com/it

4) Torrini (1369)

Fondata da Jacopus Torini a Firenze, la manifattura Torrini 1369 Srl appartiene alla più antica casata orafa del mondo. L’anno di fondazione viene fatto risalire al 1369, quando venne registrato il marchio di fabbrica che ancora oggi viene riprodotto su ogni opera realizzata.

Nel 2012 la crisi economica ha portato al ridimensionamento dello storico negozio in Piazza del Duomo a Firenze. Da allora l’azienda è passata attraverso vari cambi della struttura societaria, ma la gestione è sempre rimasta della famiglia Torrini, che vede oggi l'azienda guidata da Guido Torrini, amministratore unico e socio al 30% della società insieme alla madre Francesca (che detiene il 70% delle quote).
Sebbene il volume di affari sia più contenuto rispetto alle aziende precedentemente citate, la Torrini 1369 Srl vanta però di una gestione economico-finanziaria ottimale, che le ha permesso nel 2022 di entrare nella classe di score A. Come si legge nell'analisi testuale, la società ha saputo aumentare il proprio fatturato ben dell'88,3%, così come l'utile, raddoppiato  rispetto all'anno precedente. L'azienda risulta solida sotto ogni area considerata, in particolare sotto il profilo della solvibilità anche grazie alla totale assenza di debiti finanziari.

Sito: https://www.torrinijewels.com/

5) Marchesi Antinori (1385)

Di nuovo un’azienda vitivincola, di nuovo in Toscana. Nel 1385 Giovanni di Piero Antinori si iscrisse all’Arte dei Vinattieri di Firenze, dando inizio ad una produzione vinicola che continua tutt’oggi, dopo 26 generazioni. Va detto che la famiglia Antinori aveva già dato prova di notevoli doti commerciali con i fratelli Filippo e Chiaro, protagonisti nel Duecento del successo della seta fiorentina, ma è nella produzione del vino che hanno saputo dimostrare un eccezionale talento imprenditoriale. 

Tra le cinque società italiane più longeve, la Marchesi Antinori è quella con il più ampio volume di affari. Con un fatturato di 245 milioni di euro e 238 dipendenti, la società rientra nella categoria delle grandi imprese e, alla conduzione familiare, ha affiancato l'operato di consiglieri esterni alla dinastia Antinori e della Palazzo Antinori Srl, che detiene il 100% delle quote.

Con un MORE Score di A, la Marchesi Antinori dimostra di essere ancora oggi un’azienda in piena salute. Notevole è in particolare il profilo della solvibilità, che vanta indicatori eccellenti. Dal confronto settoriale appare come la società, che opera nel settore vitivinicolo, abbia valori superiori alla media in tutte le aree considerate.

Sito: https://www.antinori.it/it/

Conclusione

Le 5 imprese italiane che figurano nella top 10 delle imprese familiari più antiche al mondo, non solo sono tuttora in attività, ma mostrano tutte un buono stato di salute. Gli anni della pandemia da Covid-19 hanno inflitto un colpo più o meno duro a seconda del settore di appartenenza, ma ad oggi mostrano tutte un andamento in ripresa rispetto agli esercizi precedenti. 
In un mondo in cui il tempo sembra erodere molte istituzioni, queste icone dell'imprenditoria italiana non solo resistono alle tempeste, ma emergono rinvigorite, pronte a scrivere un nuovo capitolo di successo e innovazione.

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