Sotto la lente di s-peek: lievitano più le vendite o il panettone?
Se Milano sta vivendo negli ultimi anni una rinascita, il suo dolce più tipico non è da meno: il panettone ha valicato i confini nazionali ed è sempre più apprezzato anche all’estero.
Nel 2017 le esportazioni sono cresciute del 6% rispetto all’anno precedente. A beneficiarne non sono solo i grandi nomi dell’industria dolciaria, ma anche i produttori locali: secondo Coldiretti, l’anno scorso 3 italiani su 4 hanno preferito puntare sulla qualità scegliendo un panettone artigianale.

Abbiamo scelto tre produttori artigianali che stanno facendo parlare molto di sé quest’anno e siamo andati a vedere su s-peek come se la cavano.
Pasticceria Giotto dal Carcere di Padova
La Pasticceria Giotto nasce nel 2005 all’interno del carcere di Padova come laboratorio di formazione al lavoro per i detenuti e in poco più di dieci anni è riuscita a ottenere due grandi risultati: abbattere, riducendolo al 2%, il tasso di recidiva dei detenuti, e sfornare il panettone artigianale “più ricercato” al mondo.
A livello giuridico la Pasticceria Giotto si configura come una cooperativa sociale. Dopo due anni difficili, nel 2017 la società ha saputo riprendersi bene, registrando un aumento delle vendite e del fatturato, che si attesta oggi su un valore di 14.4 milioni di euro. Il dato più positivo è dato dall’aumento degli utili: mentre nell’anno precedente la società risultava in perdita di 254 mila euro, nel 2017 ha saputo risollevarsi registrando utili per un valore di 62 mila euro. Questo ha influito positivamente anche sul credit score, passato da B a BB.
Fiasconaro
Fiasconaro è una pasticceria siciliana con sede a Castelbuono, in provincia di Palermo, dove è stata fondata nel 1953 da Mario Fiasconaro. Nata come gelateria, quando ancora il gelato era fatto con la neve, sotto la guida dei figli del fondatore ha esteso la produzione anche a dolci non propriamente tipici della zona: panettoni e colombe. Quest’anno l’azienda ha stretto una collaborazione con Dolce&Gabbana realizzando due tipi di panettone ai sapori di Sicilia confezionati in una scatola di latta disegnata dai due stilisiti.
Da diversi anni la Fiasconaro è in continua crescita e nel 2017 ha registrato un fatturato di 16.1 milioni di euro. La società dimostra di avere una gestione finanziaria equilibrata e ha ottenuto un MORE Score di A, migliorando nell’ultimo anno soprattutto sotto il profilo della solvibilità: con un totale attivo di 14 milioni di euro e un patrimonio netto di 6, la società mostra di sapere ripartire adeguatamente le fonti di finanziamento interne ed esterne, un fattore che influenza positivamente anche tutte le altre aree economico-finanziarie dell’azienda.
Pasticceria Vignola di Solofra
Concludiamo con la pasticceria che si è aggiudicata quest'anno il primo posto a Re Panettone, la manifestazione milanese che premia il più buono di questi dolci: la pasticceria Vignola, fondata nel 1970 a Solofra in provincia di Avellino.
La pasticceria Vignola vanta una classe di score di A, collocandosi in questo modo ben sopra la media settoriale. Si tratta di una piccola impresa, con un fatturato di 270 mila euro e 8 dipendenti, ma che trae le risorse di finanziamento necessarie a portare avanti l’attività dalle sole fonti interne; la società non presenta infatti debiti finanziari, né a breve né a lungo termine, un fattore che le ha consentito di ottenere la classe più alta nel giudizio di solvibilità, AAA.
Rispetto agli anni precedenti, nel 2017 la società mostra invece un lieve calo delle vendite, ma la vittoria di quest’anno può sicuramente rivelarsi un ottimo incentivo per il 2018.

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