Strategie di crescita aziendale: come perseguire uno sviluppo sostenibile
Come far crescere un'impresa in modo sostenibile
Avviare un'azienda rappresenta solo l'inizio di un'avventura affascinante ma complessa. La vera sfida è farla crescere, prosperare e renderla flessibile alle mutevoli sfide del mercato. Oggi, le storie eccezionali di successo di alcune imprese, per lo più high-tech, hanno alimentato il mito delle scale-up, delle aziende “unicorno” e della crescita rapida e vertiginosa. Ma questo modello di crescita è appunto straordinario, inteso come non ordinario, e non sempre perseguibile. Ma, fortunatamente, non è l’unico modo per far crescere la propria impresa.
Insieme a Elisa Graffi, Rating Analyst di modefinance, analizziamo le strategie per far crescere la propria impresa in modo sano e sostenibile.
Da sfide a opportunità: cogliere i segnali del mercato
Il processo di crescita aziendale è tutt’altro che semplice, spesso lungo e richiede una giusta combinazione tra pianificazione strategica, adattabilità, gestione delle risorse, innovazione. Oggi, l’ecosistema in cui si trovano ad operare le aziende appare per molti aspetti sfavorevole e incerto, ma presenta altrettante opportunità che possono diventare leva strategica per la crescita.
"Fondamentale è che le aziende non si arrendano ad un immobilismo in attesa di condizioni di mercato più favorevoli, ma che si approccino in modo proattivo e flessibile, adattandosi rapidamente alle mutevoli condizioni del mercato".
Alcune delle forze motrici dell'ecosistema odierno possono essere sfruttate come leva di crescita. Tra i trend globali che le imprese dovrebbero tenere presenti, ci sono:
- le dinamiche macroeconomiche;
- le questioni ambientali;
- lo sviluppo tecnologico;
- i cambiamenti culturali.
Le dinamiche macroeconomiche
Le tensioni geopolitiche, l'aumento dell'inflazione, la crescita dei flussi migratori, lo sviluppo delle economie emergenti; è difficile immaginare tali sfide possano diventare una leva di crescita per le impese. Eppure, ciascuna di tali dinamiche possono creare nuovi bisogni nei consumatori, come la ricerca di prodotti a costi più contenuti o servizi adattabili a nuovi contesti. Ignorare queste sfide potrebbe comportare la perdita di potenziali fette di mercato..
Le questioni ambientali
Le questioni ambientali sono al centro dell'attenzione globale. La crisi climatica, l'inquinamento, l'approvvigionamento energetico sostenibile e l'esaurimento delle risorse sono sfide colossali che richiedono soluzioni innovative. Queste preoccupazioni si traducono in una maggiore sensibilità dei consumatori nelle scelte di acquisto.
Si tratta di un cambiamento di prospettiva che coinvolge non solamente lo sviluppo di nuovi prodotti, ma anche dei processi produttivi. Una maggiore attenzione alla decarbonizzazione, alla promozione della biodiversità, all'adozione di energie verdi, al riciclo e al riutilizzo delle risorse e alla gestione sostenibile delle risorse idriche e delle materie prime, può tradursi in un efficientamento dei costi di produzione, oltre ad avere un'impatto positivo sull'ambiente.
Lo sviluppo tecnologico
Lo sviluppo tecnologico è un driver significativo di crescita. Ad oggi l'innovazione continua nel campo dell'intelligenza artificiale, della digital transformation, dell'automazione e della cybersecurity non possono essere ignorati, in quanto offrono opportunità per migliorare l'efficienza, la competitività e la sicurezza aziendale. Le imprese possono trarre vantaggio da queste tecnologie per ottimizzare i processi, tagliare costi e tempi di produzione e offrire servizi più personalizzati.
I cambiamenti culturali
Tutte le tematiche sopra citate si traducono in un cambiamento profondo nelle aspettative della società. Una nuova attenzione verso la sostenibilità e alla salute, accompagnati da una spinta alla de-globalizzazione e all'inclusione, sono valori che sempre più convidisi. Le imprese che rispondono a queste esigenze con prodotti e servizi che riflettono tali valori possono costruire relazioni più forti con i clienti e ottenere una posizione di vantaggio sul mercato.

Individuare le strategie di crescita aziendale
Le strategie di crescita aziendale, in questo contesto, sono fondamentali per adattarsi ad un ambiente in continua evoluzione e per raggiungere gli obiettivi di sviluppo. Queste si distinguono in base al tipo di crescita che si intende perseguire:
- crescita organica
- crescita inorganica
La scelta della strategia giusta richiede, in primis, che venga effettuata un’analisi approfondita delle risorse interne, del settore, della concorrenza e dei trend di mercato.
“È probabile, e anzi auspicabile, che nel corso della propria esistenza l’impresa adatti più volte la propria strategia in base alle proprie disponibilità e necessità. Fondamentale, dunque, è che l’imprenditore sia consapevole dello stato di salute della propria impresa e sia in grado di interpretare i dati di bilancio per individuare la strategia da adottare nel medio e lungo periodo”.
La crescita organica
Il processo più naturale è la crescita organica, un approccio che punta all’incremento delle vendite e della redditività partendo dall’attività esistente, senza ricorrere ad acquisizioni esterne.
Naturale non vuol dire però semplice.
La crescita per linee interne è un processo lento e graduale che richiede una capacità di valorizzazione delle risorse interne (in termini umani, di know-how, di gestione degli asset materiali, di processi…) e sulla progressiva espansione delle attività core.
Alcuni dei pilastri fondamentali per perseguire questo approccio sono l’innovazione costante, la differenziazione ed espansione del portafoglio prodotti, l’incremento della produttività attraverso l’efficientamento operativo, l’ottimizzazione dei processi e l’adozione di nuove tecnologie, nonché la capacità di attrarre e, ancor più, fidelizzare i clienti.
L’innovazione come driver di crescita
A proposito di innovazione; in un contesto in continua evoluzione come quello attuale le imprese sono soggette a una costante pressione verso l'innovazione, che – quale fattore critico di successo – rappresenta uno dei motori principali di crescita. Questa, sia essa incrementale (sustaining) - cioè volta al miglioramento costante dei prodotti - o disruptive - che apporta cioè un cambiamento radicale – non si limita ad aspetti di natura tecnologica e non riguarda solo aziende high-tech, come spesso si è portati a pensare, ma può riguardare l’innovazione di prodotto, quella di processo - in ottica, ad esempio, di efficientamento e incremento della produttività - del modello di business e di quello organizzativo.
L‘open innovation
Uno dei più noti approcci all’innovazione è l’open innovation, che fa della collaborazione con attori esterni il suo punto di forza, partendo dall’assunto che le idee innovative possono provenire da una varietà di fonti al di fuori dell'organizzazione stessa e che le imprese dovrebbero essere aperte a recepirle, integrarle con quelle nate internamente e adottarle.
L’espansione del business attraverso l’internazionalizzazione
Un altro volano di crescita è rappresentato dall’internazionalizzazione. Tra le strategie per perseguire questo obiettivo, c’è:
- lo sviluppo (o espansione) dell’export;
- la concessione di licenze che consentano l’utilizzo di tecnologia proprietaria da parte di soggetti esteri;
- il franchising;
- la stipulazione di partnership o joint-ventures.
“Queste strategie permettono un’espansione più rapida e a costi più contenuti rispetto all’apertura di sedi produttive all’estero, che può richiedere un ingente investimento di risorse cui non tutte le imprese sono sempre in grado di far fronte.”
Crescere per acquisizioni: la crescita inorganica
La crescita organica, abbiamo visto, risulta spesso un processo lento e graduale, a differenza della crescita per linee esterne o inorganica che consiste invece nell’acquisizione di altre aziende o linee di business già esistenti. Attraverso l’integrazione dell'azienda acquisita nella struttura esistente è possibile:
- espandere la presenza sul mercato o accedere in altri settori;
- ampliare il portafoglio clienti;
- diversificare i prodotti;
- accedere a tecnologie nuove o più avanzate;
- ridurre i costi di sviluppo.
“Il principale vantaggio di questo approccio è senza dubbio la velocità con cui permette di crescere, ma non è esente da criticità. Le sfide sono legate alla complessità di integrare realtà con strutture, processi, organizzazione e cultura aziendale spesso diverse tra loro. È quindi importante condurre una due diligence accurata sul target e fare una valutazione sulle risorse finanziarie necessarie all’acquisizione e pianificare ex ante una corretta integrazione”
Un’ulteriore suddivisione è poi quella tra integrazione verticale e orizzontale.
L'espansione lungo la catena del valore: l'integrazione verticale
L'integrazione verticale interviene lungo la catena del valore in senso ascendente (a monte) e/o discendente (a valle), puntando ad un maggior controllo sulla produzione, alla riduzione dei costi e all’efficientamento del processo attraverso il possesso diretto delle risorse chiave. L’azienda si integra pertanto con un’altra che opera in una fase diversa dello stesso processo produttivo o catena del valore.
Nel caso dell’integrazione a monte l’espansione avviene in direzione dei fornitori esterni, acquisendo e pertanto internalizzando le attività precedentemente gestite da questi. L’integrazione a valle, al contrario, punta all’espansione in direzione delle aziende attive nella distribuzione e commercializzazione.
La crescita verticale può avere benefici in termini di:
- maggiore stabilità nell'approvvigionamento delle materie prime;
- miglior controllo sulla qualità;
- riduzione dei costi di produzione;
- minore dipendenza da fornitori o distributori esterni;
- maggiore stimolo all'innovazione attraverso la collaborazione diretta tra attori operanti lungo le diverse fasi del processo.
L'integrazione della concorrenza: la crescita orizzontale
La crescita orizzontale, al contrario, consiste nello sviluppo di nuovi prodotti, servizi o linee di business collegati o complementari alle attività esistenti o nell’acquisizione di aziende concorrenti operanti nello stesso settore o nella stessa fase della catena del valore. Attraverso strategie di integrazione o di diversificazione, quindi, è possibile per l’impresa crescere in termini dimensionali, ampliare il portafoglio prodotti e la quota di mercato, ridurre la concorrenza, sviluppare sinergie e economie di scala attraverso il consolidamento delle risorse.

Come finanziare la crescita aziendale
Qualsiasi strategia di sviluppo, per essere implementata necessita di risorse finanziarie. La scelta tra l'uso di finanziamenti esterni o il reinvestimento degli utili dipende da diversi fattori, tra cui la situazione finanziaria dell'azienda, gli obiettivi di crescita e il settore, e deve tenere in considerazione i costi associati e l'impatto sulla struttura finanziaria complessiva.
Il ricorso a finanziamenti esterni
Il ricorso a finanziamenti esterni ha il vantaggio di fornire risorse in tempi brevi, consentendo una più rapida espansione e la possibilità di sfruttare opportunità di crescita al di là delle capacità finanziarie attuali dell’azienda. Tuttavia, comporta obblighi e costi finanziari aggiuntivi che – se non adeguatamente valutati – possono trasformare un progetto di crescita in un boomerang, fino a situazioni di instabilità finanziaria.
Il reinvestimento degli utili
Il reinvestimento degli utili è al contrario un approccio che richiede maggior tempo e che potrebbe portare in alcuni casi a perdere opportunità di crescita rapida. Dall’altro lato però consente di mantenere maggiore controllo e autonomia finanziaria e comporta minori costi da sostenere.
Il bilanciamento di fonti proprie e fonti terze
Valutare accuratamente una combinazione equilibrata tra queste due opzioni, optando per una diversificazione delle fonti di finanziamento, è spesso la soluzione migliore per garantire una crescita sostenibile e ridurre il rischio di tensioni finanziarie.
Obiettivo crescita sostenibile
Come abbiamo visto, i processi di crescita aziendali, che raramente seguono percorsi lineari, mettono l’azienda di fronte anche ad alcune insidie. Una errata strategia di crescita può trasformarsi, infatti, in un boomerang che porta ad effetti negativi sul business.
“Fondamentale quindi, non puntare ad una mera crescita, bensì muoversi in direzione di uno sviluppo equilibrato, sano e sostenibile"
Man mano che un'azienda cresce aumenta il livello di complessità in termini di gestione di attività, risorse, processi e assetto organizzativo, ma anche in relazione al rapporto con l’ecosistema circostante. Quest’ultimo non si limita a fornitori, clienti e concorrenti, ma include anche elementi quali normative e obblighi legali, cui spesso le piccole aziende non sono soggette.
È importante inoltre tener presente che la crescita dei ricavi non sempre si accompagna a quella della marginalità. Perché l’espansione del business non avvenga a discapito della profittabilità, serve una pianificazione di lungo termine, in ottica del mantenimento di un equilibrio tra l'espansione delle entrate e il controllo dei costi operativi e finanziari.
"Il primo, indispensabile, passo per perseguire la crescita aziendale è dunque monitorare la salute della propria impresa, pena il rischio di vanificare ogni sforzo al primo segnale di instabilità o alla crescita dell’inflazione. Gli strumenti per farlo sono oggi accessibili a tutti. Dopotutto crescita è sinonimo di prosperità, ma anche di responsabilità “
per imparare a valutare
finanziariamente partner,
competitor e clienti