Rating ESG: cosa sono e perché stanno suscitando così tanto interesse?

Rating ESG, il termometro delle aziende del futuro 

Negli ultimi anni stanno vertiginosamente crescendo le preoccupazioni per la sostenibilità, soprattutto quella ambientale, ma anche quella sociale e di governance. La pandemia, le catastrofi naturali, e il sempre maggiore bisogno di trasparenza e di maggiori diritti per i lavoratori, hanno portato sia gli investitori che gli imprenditori a smettere di basare le loro decisioni di investimento esclusivamente su parametri finanziari, ma di tenere conto anche dei fattori “extra-finanziari”, ESG (Environmental, Social, Governance). Pertanto, good news sia per l’aspetto economico che per quello che riguarda la sostenibilità.

Facciamo un passo indietro: cosa sono i rating ESG? 

Il rating ESG (o rating di sostenibilità) è un giudizio sintetico che attesta la solidità di un emittente dal punto di vista delle performance ambientali, sociali e di governance, a differenza del rating “tradizionale” che tiene in considerazione le sole variabili economico-finanziarie.

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il tema ESG non è di data recente, bensì affonda le sue origini negli anni Novanta con la Global Reporting Initiative (GRI), che aveva come obiettivo sviluppare un quadro di reportistica sui comportamenti ambientali delle imprese. Negli ultimi 10 anni circa, l’attenzione istituzionale nei confronti delle tematiche riguardanti la sostenibilità è cresciuta sempre di più, fino ad arrivare al decisivo 2019, anno del Green Deal europeo, il cui scopo era implementare una serie di misure per rendere più sostenibili la produzione di energia e lo stile di vita dei cittadini europei entro il 2050. Oltre alle iniziative dell’UE, le Nazioni Unite da anni svolgono un ruolo cruciale nell’impegno globale per la sostenibilità in tutti i suoi aspetti, con l’Agenda 2030 e gli SDG (Obiettivi di Sviluppo Sostenibile).

La Commissione Europea spiega come 

un approccio strategico nei confronti del tema della responsabilità sociale delle imprese è sempre più importante per la competitività. Esso può portare benefici in termini di gestione del rischio, riduzione dei costi, accesso al capitale, relazioni con i clienti, gestione delle risorse umane e capacità di innovazione.

A questo punto, però, sorge spontanea la domanda: come possiamo sapere quali sono le attività sostenibili? È vero che i temi di sostenibilità sono sempre più significativi per chi investe o per chi concede un credito. Ma quali sono gli strumenti in grado di misurare le performance delle imprese in termini ESG?

Lo strumento che valuta la sostenibilità di un ente: i rating ESG

In seguito al consolidamento dell’idea tra gli investitori che è sia utile che redditizio allocare risorse a un emittente la cui attività, oltre a essere redditizia, garantisce anche la sostenibilità del proprio business, è emerso il bisogno di uno strumento universalmente riconosciuto che valuti la sostenibilità di un ente.

Inizialmente, con il termine “sostenibilità” ci si riferiva soltanto all’impatto ambientale che una determinata attività aveva sul pianeta, tant’è che l’Unione Europea emana la EU Taxonomy, la prima metrica applicativa che disciplina la lettura della sostenibilità per il mondo finanziario. Con il tempo, è emerso un approccio per cui l’investimento sostenibile mira a creare valore per l’investitore e la società attraverso un percorso a medio-lungo termine, che integra l’analisi finanziaria con quella ambientale, sociale e di buon governo. Dunque, gli aspetti che vengono considerati nel processo di attribuzione dei rating sono:

  • Il fattore ambientale (Environmental): riduzione delle emissioni a CO2, efficienza energetica, efficienza nell’utilizzo delle risorse naturali, l’azienda non comporta all’inquinamento dell’aria e dell’acqua e non spreca le risorse naturali
  • Il fattore sociale (Social): implementazione delle politiche qualitative per l’ambiente di lavoro, attenzione alle diversità di sesso, abilità ed età, alle condizioni di sicurezza sul posto di lavoro e al rispetto dei diritti umani
  • Il fattore di governo societario (Governance): trasparenza del governo societario, presenza di consiglieri indipendenti o non esecutivi, comportamenti dei vertici e dell’azienda in termini di etica e compliance.

Per ottenere un rating ESG, ci si può rivolgere a un’agenzia di rating specializzata nella raccolta e nell’analisi di dati sugli aspetti di sostenibilità dell’attività delle imprese, che andrà a elaborare la valutazione finale. Affinché un rating ESG sia completo, i processi di elaborazione si basano su diversi materiali tra cui: informazioni pubbliche, documenti aziendali, associazioni di categoria, sindacati, ONG, sopralluoghi presso l’azienda ecc.

I vantaggi del disporre di un rating ESG per un’azienda sono molteplici:

  • Si ha un’idea più chiara sulle performance di sostenibilità;
  • Migliora il posizionamento e la leva commerciale;
  • Viene contenuto il rischio reputazionale;
  • Aumenta la probabilità di finanziamento;
  • I parametri di produttività vengono misurati con più efficacia.

I passi di modefinance verso una società sostenibile

Al giorno d’oggi, è sempre più chiaro che i profili ESG saranno fondamentali per l’accesso al finanziamento per le aziende, e quindi l’analisi del merito di credito non può escludere questi temi. La crescente importanza della sostenibilità avrà, pertanto, un notevole impatto sulle istituzioni finanziarie, che dovranno soddisfare le richieste di reportistica ESG per i crediti futuri, e sulle aziende, che potranno meglio focalizzare il loro sviluppo. In questo contesto si sta muovendo modefinance, che ha sviluppato un rating ESG proprietario – con tre soluzioni diverse le quali rispondono a vari bisogni dei nostri clienti – e un modello di scoring ESG, contribuendo così alla crescita della finanza sostenibile. 

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