Microimpresa o PMI: a quale categoria appartiene la tua azienda?
Micro, piccola o media impresa: chi può definirsi una PMI?
Sai che la categoria a cui appartiene la tua impresa può influenzare l’accesso a finanziamenti e agevolazioni fiscali?
Identificare correttamente se sei una micro-impresa o una PMI è essenziale per sfruttare i finanziamenti e gli incentivi mirati a cui puoi accedere per far crescere il tuo business.
In questo articolo vedremo dunque come verificare se la tua azienda rientra le micro, piccole o medie imprese e quali vantaggi ha ciascuna categoria.
Le dimensioni contano: come verificare se la tua impresa è una PMI
Per verificare se un’azienda rientra tra le PMI, è innanzitutto necessario controllare:
- il fatturato o, in alternativa, il totale attivo;
- Il numero di dipendenti, meglio definiti effettivi
Come si calcola il numero di dipendenti?
I dipendenti vengono conteggiati in unità di lavoro-annuo (ULA), dove ogni persona occupata a tempo pieno vale un unità.
Tutti i lavoratori con contratti stagionali e i contratti part-time vengono invece conteggiati in frazioni di unità.
Nel conteggio bisogna considerare anche i soci che svolgono attività presso l'impresa e i proprietari gestori, mentre restano esclusi i dipendenti in congedo di maternità o parentale, i tirocini formativi e i dipendenti in cassa integrazione.
Come si classificano le imprese
In base a quanto detto, le imprese si suddividono in:
- microimprese: meno di 10 occupati e fatturato annuo o totale attivo non superiore a 2 milioni di euro.
-
piccole imprese: meno di 50 occupati e fatturato annuo o totale attivo annuo non superiore a 10 milioni di euro.
-
medie imprese: meno di 250 occupati e fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro oppure un totale attivo non superiore a 43 milioni di euro.
- grandi imprese: imprese con più di 250 occupati e fatturato superiore a 50 milioni di euro o totale attivo superiore a 43 milioni di euro.
Cosa succede se un'impresa supera le soglie?
Se un’azienda alla chiusura del bilancio si rende conto di aver superato le soglie di dipendenti o di fatturato, può perdere lo status di micro-impresa o PMI?
No, il passaggio di dimensione avviene solamente se l’impresa supera le soglie previste per due esercizi consecutivi oppure in caso di fusione o acquisizione. In quest’ultimo caso l’eventuale passaggio da PMI a grande impresa avviene immediatamente.
Fusioni, acquisizioni e rapporti influenti tra imprese
Come abbiamo visto, fusioni e acquisizioni possono determinare la perdita dello stato di PMI. Ma tra le imprese possono sussistere altre tipologie di rapporto che possono incrementare le risorse dell’azienda e le sue reali dimensioni. Per questo motivo occorre stabilire se l’impresa è:
- un’impresa autonoma
- un’impresa associata
- un’impresa collegata
Imprese autonome
Vengono definite autonome le imprese totalmente indipendenti oppure che detengono meno del 25% del capitale o dei diritti di volto in una o altre imprese. Lo stesso vale nel caso in cui siano soggetti esterni a detenere quote inferiori al 25% nella tua impresa.
In alcuni casi vengono considerate autonome anche le imprese di cui è detenuta una partecipazione fino al 50% da parte di specifici investitori, come ad esempio società di capitali di rischio.
Imprese associate
Due imprese si definiscono reciprocamente associate se una detiene quote comprese tra il 25% e il 50% del capitale o dei diritti di voto dell’altra.
In questi casi, per calcolare le dimensioni complessive dell'impresa, bisogna aggiungere una parte degli effettivi e del fatturato delle imprese associate, proporzionata alle quote detenute.
Facciamo un esempio.
L'azienda A ha un fatturato di 8 milioni di euro e 15 dipendenti a tempo pieno. Da sola, rientrerebbe nella categoria delle piccole imprese. Tuttavia, di recente il 45% delle sue quote di voto è stato acquisito dalla multinazionale C.
Può ancora essere considerata una PMI?
Per verificarlo, dovremo sommare il fatturato e il numero di dipendenti di A con il 45% del fatturato e dei dipendenti di C. Inoltre, se C detiene altre quote in altre società, dovremo prendere in considerazione anche i loro dati per verificare se A rientra ancora tra le PMI.
Imprese collegate
Due imprese si definiscono collegate se costituiscono un gruppo e una esercita il controllo o un’influenza dominante sulla maggioranza dei diritti di voto di un’altra.
In questo caso dovranno essere considerati nella verifica dello stato di PMI anche i dati di fatturato e tutti gli effettivi di ogni impresa collegata.
Due o più imprese sono collegate se esiste tra loro uno dei seguenti rapporti:
- un’impresa detiene la maggioranza (51%) dei diritti di voto di un’altra;
- un’impresa dispone di voti sufficienti per esercitare un’influenza dominante;
- un’impresa esercita un’influenza dominante su un’altra per contratto o statuto o per accordi con altri soci.
Come s-peek ti aiuta a verificare le relazioni tra le imprese
Con i report Extended12M di s-peek, puoi trovare facilmente il numero di dipendenti tra i dati di bilancio e scoprire i soci dell'azienda con le relative percentuali di possesso. In questo modo sarà più facile capire se l’azienda è autonoma, associata o collegata ad altre imprese.
Micro-imprese vs. PMI: le differenze che contano davvero
La differenza tra micro-imprese, piccole e medie imprese non è solo una questione di numeri. Ogni categoria ha accesso a risorse diverse, da agevolazioni fiscali a bandi di finanziamento mirati. Non saperlo significa rischiare di perdere vantaggi competitivi.
Ecco le principali differenze:
- Micro-imprese: spesso hanno accesso a finanziamenti più semplici da ottenere, con processi meno burocratici e mirati a start-up e piccole attività.
- PMI: possono beneficiare di programmi di finanziamento e incentivi più ampi, ma con procedure di accesso più complesse e spesso vincolate a requisiti più rigidi.
In sintesi, conoscere la categoria della tua impresa non è solo utile per rispettare gli obblighi di legge, ma può aiutarti a sfruttare al massimo le risorse disponibili, evitando di perdere opportunità importanti.
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