Fuori in 60 secondi
L'analisi del rischio di credito in un solo minuto.

Molte volte si hanno solamente pochi secondi per valutare l’affidabilità creditizia di un potenziale cliente o partner e non si ha il tempo o il modo di effettuare un’analisi completa del rischio di credito.
In questi casi s-peek ci è di grande aiuto; in pochi secondi è possibile verificare gratuitamente dall’app la valutazione sullo stato di salute economico-finanziaria assegnata all’azienda.
Ma volessimo andare un po’ più nel dettaglio e avessimo solamente 60 secondi di tempo per valutare un’azienda, quali indici dovremmo assolutamente controllare?
Il primo fattore da verificare è la solvibilità.
20 secondi, il tempo passa veloce… cosa fare? Non possiamo andare troppo per il sottile, quindi controlliamo subito il leverage totale (totale passività / patrimonio netto), che indica l’indebitamento complessivo dell’azienda.
Ma quali valori ci dicono se l’azienda è rischiosa o meno? Se il risultato è pari a 1 l’azienda finanzia le proprie attività con il capitale proprio, mentre quanto più il valore è superiore a 1, tanto più l’azienda ricorrerà anche a fonti di finanziamento esterne (quali il credito bancario).
In generale si può affermare che risultati compresi tra 1 e 2 evidenziano un’adeguata proporzione delle fonti di finanziamento, mentre valori superiori a 3 possono segnalare un forte squilibrio. Si tratta in ogni caso di valori puramente indicativi, da confrontare con la media settoriale e con i valori degli altri indici di bilancio.
Passiamo ora a valutare la redditività.
Una società per sostenersi deve generare utili, quindi come prima cosa è necessario controllare il ROE (Return on Equity), che esprime il margine di guadagno dei soci che hanno investito del capitale proprio nell’azienda.
Il ROE si calcola dividendo l’utile per il patrimonio netto dell’azienda. In questo caso non esistono valori di riferimento, ma il risultato deve essere rapportato ai valori emersi dal confronto settoriale del Paese. Con un’eccezione: nel caso in cui l’azienda non avesse generato utili, ma al contrario fosse andata incontro a perdite, il valore dell’indice sarebbe inferiore allo 0 e dunque estremamente negativo.
I nostri 60 secondi stanno per scadere, ci rimangono gli ultimi 20 secondi per valutare la liquidità.
In questo caso andremo subito ad analizzare il rapporto tra le attività correnti - ovvero le risorse liquide dell’azienda e quelle che possono essere convertite in denaro entro un anno (scorte di magazzino, crediti nei confronti dei clienti e le attività finanziarie a breve termine) - e le passività correnti, ovvero i debiti da ripagare entro un anno. Questo indice, denominato current ratio, ci dice la capacità di un’azienda di far fronte ai propri debiti a breve termine con le risorse finanziarie già disponibili o di cui verrà a disporre nei mesi successivi. Maggiore è il valore del rapporto, tanto maggiori saranno le risorse liquide rispetto ai debiti a breve termine. In generale si possono considerare già buoni valori compresi tra 1.5 e 2.5.
Ribadiamo che tutti i valori riportati sono valori indicativi, da confrontare con la media dei valori delle aziende operanti nello stesso settore e Paese.
Nei report Flash ed Extended12M di s-peek è possibile verificare, oltre allo score totale, anche la classe di rating assegnata a ciascuna area economico-finanziaria, che tiene già conto dei valori di riferimento emersi dal confronto settoriale.
Il tempo è scaduto. Come abbiamo visto attraverso l’analisi dei principali indici di solvibilità, redditività e liquidità è possibile in un solo minuto effettuare una primissima analisi dello stato di salute economico-finanziaria di una società e farsi un’idea generale della sua affidabilità creditizia.

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