Fondare una PMI innovativa conviene?

Fondare una PMI innovativa: quali requisiti e quali sgravi fiscali

Partiamo innanzitutto da una domanda: qual è la definizione di PMI innovativa?

Si tratta di quelle piccole e medie imprese che rientrano in un regime agevolato specifico, secondo quanto descritto nel DL 24 gennaio 2015, n.3 convertito con L. del 24 marzo 2015, n.33.

Ci si riferisce alle società di capitali che rispettano i requisiti minimi per essere definite piccole e medie imprese e rispondono, al contempo, alle esigenze di una maggiore diffusione dell’innovazione tecnologica per aumentare la competitività del Paese e rafforzarne il tessuto imprenditoriale.

L’11 novembre 2021 l’Osservatorio PMI innovative dell’Università di Pisa ha presentato il report 2021, fornendo un’analisi su questa particolare categoria di imprese dal punto di vista economico, demografico, organizzativo e strategico. I dati emersi mostrano una presenza di sole 525 nuove aziende iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese tra ottobre 2020 e settembre 2021, contro le 567 del 2019-20. Il numero di imprese iscritte al MISE è dunque ancora molto contenuto rispetto alla potenzialità, nonostante le agevolazioni fiscali le rendano una categoria particolarmente appetibile. Ma vediamo innanzitutto quali sono i requisiti per fondare una PMI innovativa.

Dal fatturato massimo alle spese per ricerca e sviluppo: tutti i requisiti per diventare PMI innovativa

Il MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) ha descritto i criteri principali perché una PMI venga riconosciuta come innovativa:

  • Il fatturato annuo delle PMI non deve superare i 50 milioni; inoltre, sono incluse solo quelle imprese che abbiano un numero di dipendenti inferiore a 250;
  • La PMI deve avere residenza in Italia o in uno degli stati membri dell’Unione Europea o Stati aderenti facenti parte dello spazio economico europeo, purché abbiano almeno una sede in Italia;
  • Sono escluse le società di nuova costituzione in quanto, per essere riconosciute quali PMI innovative, le imprese devono possedere la certificazione dell’ultimo bilancio redatto da un revisore contabile o da una società di revisione;
  • Non possono avere azioni quotate in un mercato regolamentato;
  • Non devono essere al contempo registrate quali start-up innovative;

Oltre ai requisiti sopracitati, le PMI devono garantire almeno un volume di spesa per ricerca e sviluppo pari al 3% del valore maggiore fra costo e valore totale della produzione; inoltre, almeno 1/3 dei dipendenti dell’azienda deve possedere un diploma di laurea magistrale, oppure 1/5 dei dipendenti devono essere dottorati, dottorandi o aver compiuto almeno 3 anni di ricerca accademica. Infine, devono essere in possesso di almeno un brevetto o una privativa industriale (legata dunque alla proprietà intellettuale).

Ma fondare una PMI innovativa conviene?

Buone notizie: il MISE garantisce alle PMI attive nel campo dell’innovazione tecnologica, ma anche a chi investe su di esse, delle agevolazioni e degli sgravi fiscali. Per poter beneficiare delle agevolazioni, le imprese devono essere iscritte nella sezione speciale delle PMI innovative del Registro delle Imprese. Di seguito elenchiamo le principali misure a sostegno.

Incentivi all’investimento e incentivi fiscali in regime de minimis

Chiunque mantenga la partecipazione a una PMI innovativa per almeno 3 anni ha diritto a una detrazione dell’imposta lorda IRPEF pari al 30% del capitale investito, fino a un massimo di 1 milione per quanto riguarda le persone fisiche, e una detrazione dell’imposta IRES pari al 30% fino a un massimo di 1,8 milioni per quanto riguarda le persone giuridiche. Rientrano in questa tipologia di investimento le PMI che abbiano effettuato la prima vendita commerciale da meno di 7 anni, o che siano presenti nel mercato da meno di 10 anni. È prevista inoltre una detrazione IRPEF del 50% destinata alle persone fisiche che investono nel capitale di rischio delle PMI innovative, per un investimento massimo di 300 mila euro per ciascun periodo di imposta.

Esonero dalle imposte di bollo e accesso semplificato al Fondo di Garanzia

Le PMI innovative sono esenti dal pagamento dell’imposta di bollo dovuta al momento della registrazione nella sezione speciale del Registro delle Imprese. Inoltre, possono usufruire dell’accesso semplificato al Fondo Centrale di Garanzia nonostante, rispetto alle start-up innovative, debbano comunque essere sottoposte a valutazione da parte del Fondo.

Infine, sono garantite alle PMI iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese una maggiore flessibilità nella gestione societaria, delle facilitazioni nel ripianamento delle perdite e l’equity crowdfunding. 

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