Finanziamenti: il 2020 è l'anno migliore
Meglio non rimandare le richieste di credito. Il 2020 apre le porte a più di un'opportunità di finanziamento.

Da circa un mese è iniziata la pubblicazione dei bilanci 2019. Nel corso delle prossime settimane, a seconda della data di deposito del bilancio, ogni impresa potrà verificare su s-peek il proprio punteggio di affidabilità creditizia aggiornato al 2019. Un dato che per molte imprese potrà essere l'asso nella manica per l'accesso ai finanziamenti.
Credit score: nel 2020 saranno più alti
La crisi causata dal Covid-19 ha portato il Governo Italiano a varare diverse misure a sostegno delle imprese. Le iniziative sono molteplici, ma tutte si basano su un comune principio: portare liquiditá alle imprese che, prima dell’emergenza Coronavirus, potevano attestare una buona salute economico-finanziaria. Uno dei principali indicatori della salute di un'impresa è il credit score, il punteggio che ne valuta l’equilibrio economico-finanziario.
Il credit score viene calcolato sugli ultimi bilanci depositati. I quali però, riflettono la situazione dell’impresa all’anno precedente. Il credit score del 2020 sará perciò calcolato sui dati di bilancio 2019, quando ancora le ripercussioni economiche provocate dal diffondersi del contagio erano poco visibili se non del tutto assenti.
Le agevolazioni ai finanziamenti nel 2020
Il sistema di calcolo del credit score fa sì che il 2020 sia quindi l’anno in cui le imprese hanno maggiori opportunità di ottenere un finanziamento. A partire dal 2021, le ripercussioni economiche del lockdown saranno visibili anche dai dati di bilancio e molte imprese incontreranno più difficoltà a dimostrare la propria affidabilità creditizia.
Il Decreto Liquidità ha poi introdotto diverse agevolazioni per l’anno in corso. A partire dall’accesso alla garanzia pubblica. Fino al 31 dicembre 2020 infatti, le PMI con meno di 499 dipendenti e le persone fisiche che svolgono attività di impresa, arti o professioni possono ottenere la copertura al 100% della garanzia pubblica sui finanziamenti fino a 30 mila euro senza alcuna valutazione del merito creditizio. Per i prestiti superiori, fino a 5 milioni, la copertura della garanzia è estesa invece al 90% e il merito creditizio viene valutato sulla base dei soli dati di bilancio o degli ultimi due anni (2018 e 2019) o delle ultime due dichiarazioni fiscali.
La copertura della garanzia pubblica non si limita ai soli prestiti bancari, ma è estesa alla maggior parte delle operazioni finanziarie. Ad esempio, si può fare richiesta di accesso alla garanzia pubblica anche per:
- i finanziamenti su cui già è attiva la garanzia di un Confidi (controgaranzia);
- i crediti commerciali già assicurati (riassicurazione) e le operazioni di factoring pro solvendo
- i finanziamenti erogati dai canali alternativi a quello bancario (come le piattaforme di direct lending) e, per i soggetti con rating pari o superiore a BBB, anche le emissioni di minibond.
Alle imprese non resta che valutare la soluzione più adatta in base alla propria posizione economico-finanziaria.
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